
Una delle richieste più frequenti in terapia è la cura dei disturbi ansiosi. Pur nella diversità della storia di ciascuna persona, nei vari disturbi d’ansia sono rintracciabili alcuni ingredienti tipici, comuni alle varie manifestazioni ansiose:
– la persona percepisce, più o meno consapevolmente, una minaccia nell’ambiente, nella situazione;
– la persona si percepisce, più o meno consapevolmente, incapace di fronteggiare efficacemente quell’ambiente o situazione “minacciosi”;
– la minaccia esiste rispetto ad uno o più scopi della persona;
– uno scopo è percepito minacciato quando la persona prevede il fallimento nel perseguirlo;
– tanto più è vitale, centrale, importante lo scopo tanto più è intensa l’ansia;
– spesso l’evento che attiva la percezione di uno scopo minacciato è un pensiero o un’immagine interna più che un evento esterno;
– la persona è in uno stato di continuo allarme, a volte più acuto, a volte sotterraneo ma sempre presente e disturbante;
– la persona è sempre sul chi va là, attento a ogni possibile segnale di minaccia e pericolo, anzi con un’attenzione distorta e focalizzata che finisce per creare una profezia che si auto-avvera: chi cerca trova...;
– ogni forma di rassicurazione viene sottovalutata e respinta;
– la persona progressivamente evita ogni situazione che anche lontanamente può avvicinarsi ad una percezione di minaccia e alimenta un circolo vizioso: ha paura di qualcosa che non conosce e più la evita più non la conosce più aumenta l’ansia;
– la persona sente confermate le posizioni/convinzioni di partenza: il mondo è pericoloso e io sono incapace di affrontarlo e padroneggiarlo.

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