“Se lascerai uscire tutte le tue paure, avrai più spazio per vivere tutti i tuoi sogni”

Percorsi Individuali
Psicoterapia e Sostegno Individuale
La psicoterapia è una forma di terapia basata sulla relazione e si rivolge a vari tipologie di problematiche che possono andare da un lieve disagio esistenziale fino ad arrivare a disturbi clinicamente più strutturati. Depressione, ansia, panico, difficoltà relazionali, famigliari, lavorative e scolastiche, bassa autostima, insicurezza, incapacità di prendere decisioni, fobie (claustrofobia, agorafobia, fobia di parlare in pubblico ecc.), ossessioni, maniacalità, comportamenti compulsivi, difficoltà della sfera emotiva e affettiva e della sfera sessuale, dipendenze, disturbi e disordini alimentari, stress.
A tale scopo la psicoterapia si avvale di tecniche applicative dalle quali nascono diversi orientamenti teorici earee di intervento.
La psicoterapia può essere praticata da psicologi specializzati e iscritti all’elenco degli psicoterapeuti all’interno dell’Albo degli Psicologi.
Percorsi in Gruppo
Gruppi di Evoluzione e Crescita Personale
Un percorso di conoscenza in gruppo rivolto a tutti coloro che desiderano realizzare il “conosci te stesso”, migliorare se stessi e le relazioni con gli altri.
Il gruppo di evoluzione e crescita personale e’ uno straordinario mezzo per potenziare consapevolezza e apprendimento e per favorire il cambiamento. La meta principale è l’integrazione personale attraverso l’acquisizione della consapevolezza delle nostre dinamiche interne, delle nostre modalità di relazione con gli altri, dei nostri atteggiamenti, delle paure, delle ansie, ma anche dei nostri punti di forza dando gradualmente sempre più spazio all’espressione autentica di noi stessi e della nostra assertività e creatività. Il gruppo di evoluzione e crescita personale è un potente strumento di cambiamento, in quanto ciascuno dei partecipanti ha la possibilità di sperimentare, in un luogo sicuro, nuove e più efficaci modalità di comunicazione e relazione con gli altri.
Come e quando?
I gruppi di evoluzione e crescita personale hanno una cadenza quindicinale e si tengono il giovedì dalle 20,30 alle 22,30 e il lunedì dalle 20,00 alle 22,00. Per la partecipazione e’ obbligatorio un colloquio di accesso che sarà effettuato in forma del tutto gratuita.
Conduttori Gruppo del Lunedì:


Conduttori Gruppo del Giovedì:


Mal d’Amore
Quando l’amore diventa ossessione
Gruppo di sostegno per le dipendenze affettive
“Drogati d’Amore” non riusciamo a vivere una vita piena e soddisfacente, abbiamo poca stima di noi vivendo in balia delle nostre emozioni: i nostri amori ci divorano, generando un dolore profondo che, in alcuni casi, può sfociare in disturbi ossessivi e psicosi.

L’amore non bisogna implorarlo e
nemmeno esigerlo. L’amore deve avere
la forza di attingere la certezza in se
stesso. Allora non sarà, ma trascinerà.
H. Hesse
Un Percorso per conoscere ed uscire dalla sofferenza generata dalla dipendenza affettiva.
E Vissero Felici e Contenti
La Trappola del Principe Azzurro
Quando l’attesa e il sogno di trasformano in illusione, senza rendercene conto rimaniamo bloccati in un’aspettativa senza fine: una dimensione sospesa che ci allontana dal vivere. Ci è stato raccontato che un giorno arriverà l’uomo o la donna perfetta: ci salverà con il suo amore donandoci quello che sentiamo mancare. Poi il principe si trasforma in rospo e la principessa in strega e attribuiamo la nostra infelicità all’altro perché non è come lo avevamo immaginato.

Hai mai fatto l’identikit del tuo principe azzurro?
Forse se ci pensi seriamente ti renderai conto che neanche Superman può farcela.
Comunicazione Efficace e Non Violenta
Le Parole sono Finestre oppure Muri
M.B.Rosenberg
Abbiamo pensato ad un approccio innovativo integrando il processo di comunicazione non violenta, ideato da M.B.Rosenberg, e il modello ABC, ideato da A. Ellis. La comunicazione non violenta è un linguaggio straordinario che permette di migliorare le nostre relazioni con il partner, con i figli, nella scuola e a lavoro. Si tratta di un linguaggio facilmente disponibile in ognuno di noi, che consente di comunicare con noi stessi e con gli altri senza criticare, insultare e senza sentirci criticati, permettendo di ritrovare e rendere abituale la naturale armonia nei rapporti con noi stessi e con gli altri. Mira a presentare i nostri bisogni e sensazioni prendendoci le nostre responsabilità, senza accusare/etichettare il prossimo e noi stessi.
Lungo questo percorso incontreremo i nostri pensieri contorti, il nostro “calimero” interiore e con l’aiuto del potente strumento del modello ABC riusciremo a trasformarli in pensieri lineari e a trasformare il calimero in un adulto più consapevole.
Incontri Intensivi
Tramite la Comunicazione Non Violenta impariamo ad esprimerci in modo onesto e sincero, ad ascoltare l’altro con empatia e accettazione con lo scopo di creare un clima di accoglienza, collaborazione e fiducia riducendo malintesi e conflitti. La Comunicazione Non Violenta ci aiuta a liberarci dalla pretesa, dal senso di colpa, dal risentimento e dal peso di dimostrare il nostro amore esprimendo in modo efficace i nostri sentimenti e bisogni ascoltando quelli altrui.
Gli incontri sono rivolti a persone che già possiedono una conoscenza base delle tecniche di Comunicazione Non Violenta.
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Consapevoli dei nostri sentimenti e bisogni
Imparare a comunicare efficacemente con noi stessi e con gli altri può trasformare profondamente le nostre vite e le nostre relazioni. Esprimere e riconoscere i nostri sentimenti e bisogni con coerenza e senza sensi di colpa, ascoltare gli altri in modo che si sentano compresi fino in fondo sono i passaggi essenziali per trasformare potenziali conflitti in dialoghi pacifici. Un incontro per imparare alcuni semplici strumenti per dialogare empaticamente con noi stessi e gli altri.
Chi ha paura della rabbia?
Il tema della rabbia ci offre una singolare opportunità per tuffarci in profondità è nella Comunicazione Non Violenta regalandoci uno strumento molto potente per esprimerla con pienezza in modo costruttivo. Incolpare e punire gli altri sono le più comuni espressioni della rabbia: attraverso la Comunicazione Non Violenta possiamo scoprire che l’essenza della rabbia è un bisogno che non viene soddisfatto ed è quindi preziosa per aiutarci a comprenderlo ed a orientare le nostre energie per la sua soddisfazione e l’ascolto dell’altro rimanendo in una relazione empatica.
No: duro da dare e da ricevere
A causa della nostra tendenza a leggere come un rifiuto verso noi stessi messaggi quali “No” e “Non Voglio” è molto importante applicare la Comunicazione Non Violenta nel rapporto con noi stessi e con gli altri. Dietro ai “No” di qualcuno possiamo imparare a individuare i sentimenti e bisogni che le impediscono di rispondere come desiderato.


I Tarocchi ad Uso Psicologico
Anche se comunemente i Tarocchi vengono associati alla cartomanzia e alla lettura del futuro, il loro oggetto principale è la conoscenza di sè stessi allo scopo di agevolare la nostra evoluzione spirituale e crescita interiore. La dimensione divinatoria è in realtà del tutto secondaria. D’altro canto, ridurli al solo aspetto pratico di preveggenza rientra in un’attitudine tipicamente contemporanea e occidentale in cui si ricercano frequentemente risposte immediate e di facile applicazione.
I Tarocchi, quindi, sono un potente strumento di conoscenza di sé e degli altri. Se letti in chiave psicologica, ci possono permettere di giungere a conoscere la nostra essenza reale, innata e non acquisita per condurci a smettere di essere quello che gli altri vogliono ed arrivare a essere ciò che siamo veramente (Jodorowsky). La “Luna”, le “Stelle”, il “Mondo”, la “Ruota della Fortuna”, il “Giudizio” ecc..: i 22 arcani maggiori non predicono il futuro, ma fanno luce sulle paure, le aspettative e i punti di forza di ciascuno di noi. Infatti, proprio in virtù del proprio Simbolismo, del loro Linguaggio Archetipo, che ripropone le varie tappe dell’esperienza vissuta da tutta la razza umana, essi possono essere impiegati come strumento di crescita personale. Il noto psicologo svizzero Carl Gustav Jung, che per primo formulò la Teoria degli Archetipi, paragona la coscienza alla parte visibile di un’isola, l’inconscio individuale a quella sommersa e l’inconscio collettivo, comune a tutti gli uomini, al mare che scorre al di sotto di essa. Le carte parlano appunto questo Linguaggio Universale, utilissimo a porre in comunicazione quasi immediata la sfera della coscienza con la zona dell’inconscio individuale e collettivo, portando in superficie le idee ancora in germe, le sensazioni, i sentimenti taciuti troppo a lungo e, spesso, inconsapevoli, e svolgendo, in sintesi, un Lavoro Introspettivo. E’ in questo modo che i Tarocchi possono aiutare a costruire un futuro migliore, e non attraverso divinazioni o previsioni pseudo magiche. E’ nel presente la causa del nostro futuro. E’ nel presente quello che dobbiamo conoscere per comprendere il passato e per costruire il futuro, che nasce come l’effetto delle nostre azioni di oggi.
Percorsi a tema
Dal Matto al Mondo. In Viaggio con i Tarocchi alla Ricerca dell’Identità
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“In ultima analisi, noi contiamo qualcosa solo in virtù dell’essenza che incarniamo, e se non la realizziamo, la vita è sprecata”
C.G.Jung
Ognuno di noi, porta dentro di sè una storia, con un incipit e una fine, di cui è l’Eroe protagonista o, viceversa, la Vittima. All’inizio il nostro Eroe non conosce la sua strada, o la sua vocazione che deve imparare a riconoscere e conquistare, attraverso gli ostacoli che il destino gli mette di fronte, affrontando nemici e appoggiandosi ad alleati fidati e, soprattutto, sviluppando la capacità di discernere gli uni dagli altri.
Il senso di questo percorso è quello di recuperare la trama di fondo della nostra storia, ritrovando il mito della nostra vita, la sensazione di avventura e di mistero che può restituirci la consapevolezza della sua unicità e il nostro esserne protagonisti. Riscoprendo la meraviglia e la bellezza insite nella nostra storia, potremmo vivere il quotidiano guardandolo con occhi nuovi e costruire un futuro più consapevole.Il veicolo di questo viaggio saranno i Tarocchi che ci trasporteranno sfruttando le qualità simboliche ed archetipiche delle loro immagini dinnanzi alle quali l’eroe/viaggiatore interrogherà la propria coscienza come ci insegna Colleuil:
“Per me, i Tarocchi non dovrebbero essere utilizzati per leggere il futuro, ma per costruirlo.”
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In Cammino verso l’Essenza. Incontrare il vero Sè sul Sentiero dei Tarocchi
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A cosa pensate quando sentite la parola “Anima”? I Greci collegavano l’anima al soffio, al respiro vitale e usavano per esso il termine Psiche. Lo stesso nome che attribuivano ad una rara farfalla.Una farfalla, una fanciulla alata sono simboli dell’anima nei miti di molte culture.Nasciamo bruchi, chiusi in un bozzolo ma da subito aspiriamo a raggiungere la luce e a manifestare la nostra anima farfalla.La scelta per noi fondamentale è vivere da bruchi, prigionieri delle rassicuranti identità e dei ruoli che ci siamo costruiti nel tempo o rompere il bozzolo, aprire le ali e provare la temuta ebbrezza del volo.
Vivere o sopravvivere?
La nostra paura più profonda è di essere potenti al di là di ogni misura. E’ la nostra luce, non la nostra oscurità a terrorizzarci maggiormente. Noi ci chiediamo: chi sono io per essere così brillante, stupendo, pieno di talenti e favoloso? In realtà, chi sei tu per non esserlo? Se “l’individuazione della nostra anima richiede il riconoscimento dell’individualità dell’anima presente nelle cose” (J.Hillman), è legittimo affiancare alla psicologia un mondo a prima vista ai suoi antipodi come l’alchimia, giacché non vi è poi troppa differenza tra chi tentava di trasmutare metalli vili in oro e chi trasmuta bruchi in farfalle. Sostenuti come il Matto e l’Eremita dal bastone della psicologia alchemica, seguiremo quindi il sentiero dei Tarocchi sfruttando le qualità simboliche, alchemiche ed archetipiche delle loro immagini dinnanzi alle quali ci interrogheremo come ci insegna Colleuill: “Per me, i Tarocchi non dovrebbero essere utilizzati per leggere il futuro, ma per costruirlo”.

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Psicogenealogia Integrata
Gli Avi per la Vita. Conoscere le proprie Origini per determinare il proprio Futuro.
La Vita di ognuno di noi è un romanzo. Un romanzo che si inizia a scrivere molto tempo prima della nostra nascita. Immaginiamo di essere noi gli autori e invece spesso siamo l’aiuto-regista di una storia che non scriviamo.

Vuoi essere autore, regista o personaggio della tua storia?
Un percorso di gruppo per conoscere il proprio albero genealogico e raccontare il nostro romanzo familiare, conoscere l’influenza dei nostri antenati sulla nostra vita. Il percorso è aperto a tutti coloro che desiderano sondare le forze familiari che agiscono inconsapevolmente nella nostra vita e farne delle alleate.

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La Terapia Focalizzata sulla Compassione
Compassion Focused Therapy – CFT
“Compassione è l’abilità di esprimere in modo accettante emozioni difficili; di osservare in modo mindful i nostri pensieri giudicanti, senza permettere loro di dominare le nostre azioni e i nostri stati mentali; di impegnarci in modo pieno con gentilezza e autovalidazione verso direzioni di vita ricche di valore; e di cambiare in modo flessibile la nostra prospettiva verso un più ampio senso di sè”
Hayes, 2012; Dahl, e coll.2009

In linea con i più recenti studi sull’efficacia di psicoterapie che coinvolgano anche “il corpo”, la CFT (terapia focalizzata sulla compassione; Gilbert 2007a, 2010) propone un insieme di pratiche cognitive, meditative e corporee. Tali pratiche facilitano il miglioramento di indici fisiologici connessi alla capacità di regolare efficacemente le emozioni. Gli effetti sono maggiore gentilezza, empatia e compassione verso sé stessi e verso gli altri, modulazione di autocritica e vergogna, aumento dell’autostima, senso di maggiore sicurezza e appagamento. E’ un nuovo approccio nato dall’incontro fra le tecniche della terapia cognitivo-comportamentale, la mindfulness, la teoria dell’attaccamento, la psicologia sociale e i dati delle neuroscienze sul funzionamento dei network cerebrali implicati nella regolazione emotiva.
Intervista alla Dott.ssa Emanuela Puzio
Cos’è la CFT?
CFT sta per Compassion Focused Therapy, terapia focalizzata sulla Compassione. La definizione di Compassione a cui si rifà la CFT non ha niente a che vedere con la pietà, al contrario consiste in una particolare sensibilità alla propria sofferenza e a quella degli altri, unita ad un profondo desiderio e impegno ad alleviarla. La CFT è un approccio che deriva dalla psicoterapia cognitivo comportamentale e la integra con nozioni provenienti dalla psicofisiologia e con pratiche di consapevolezza, come ad esempio la pratica della Mindfulness. E’ stata ideata da Paul Gilbert, terapeuta cognitivo comportamentale che è stato presidente dell’associazione britannica cognitivo comportamentale e nasce proprio da una difficoltà che Paul incontra durante la sua pratica clinica con pazienti particolarmente autocritici. La terapia cognitivo comportamentale si basa sull’assunto secondo cui sono i pensieri a determinare il mondo in cui ci sentiamo e quindi il benessere si raggiunge attraverso la ristrutturazione dei pensieri. Paul Gilbert, da buon terapeuta cognitivo comportamentale, usava fare questo con i suoi pazienti e di solito funzionava, con pazienti particolarmente autocritici però inizia a vedere che, sì i pazienti erano in grado di dirsi le “cose giuste”, di formulare pensieri adeguati e non distorti, ma è come se non li sentissero veri e quindi ciò non li aiutava a sentirsi meglio. Allora gli venne in mente di chiedere a queste persone di fargli sentire ad alta voce come si parlavano nella testa e scoprì che si dicevano le cose giuste, ma… con il tono sbagliato! Sbagliato nel senso che era un tono severo, critico, di rimprovero. Quindi la CFT nasce con l’intento di aiutare le persone ad assumere nei propri riguardi un tono e un atteggiamento gentile, accogliente, non giudicante. Nella CFT il benessere si raggiunge attraverso la regolazione dei tre sistemi emotivi. Dagli studi (Depue e Morrone-Strumpisky. 2005; LeDoux, 1998; Panksepp, 1998) è emerso che nel nostro cervello ci sono almeno tre sistemi di regolazione emotiva, che per semplificare vengono rappresentati come 3 cerchi colorati:

Il sistema rosso di protezione della minaccia, che si attiva in risposta ad un pericolo reale i immaginario e genera emozioni quali ansia, depressione, rabbia, disgusto… Il sistema blu di eccitamento e ricerca di stimoli che si attiva quando siamo presi nel fare per raggiungere un obiettivo o quando lo abbiamo raggiunto o vinciamo qualcosa genera emozioni di orgoglio, eccitamento, vitalità. Il sistema verde calmante che si attiva in risposta a segnali sociali affiliativi e genera emozioni di calma , sicurezza, appagamento: uno star bene con ciò che c’è senza bisogno di andare a ricercare altro. Si è visto che il sistema verde, quando è attivo, ha una funzione regolatoria sugli altri due sistemi, anche a livello fisiologico attraverso l’attivazione del nervo vago. Quindi, in base a questo, la CFT si propone, più che di agire sui sintomi del sistema rosso, di allenare il sistema verde e lo fa con pratiche che utilizzano il potere dell’immaginazione. Il nostro cervello non è in grado di distinguere se abbiamo uno stimolo davanti a noi o se lo stiamo immaginando, come quando immaginiamo di avvicinare un cibo che ci piace alla bocca e parte la salivazione, sentiamo l’acquolina in bocca anche se il cibo non è realmente presente davanti a noi. Allo stesso modo, il richiamare alla mente immagini compassionevoli, siano essere luoghi o personaggi, produce a cascata effetti benefici nel corpo e nella mente.
In quali situazioni può essere maggiormente consigliabile agire con la CFT?
Le situazioni in cui può essere maggiormente consigliabile sono quelle per cui è nata, quindi con persone particolarmente autocritiche o con bassa autostima. Inoltre nella mi pratica clinica ho riscontrato e continuo a riscontrare l’efficacia di questo approccio con persone che soffrono di ansia, in quanto tra gli effetti delle pratiche di CFT ci sono sensazioni di maggiore tranquillità e sicurezza e c’è una pratica in particolare, quella del personaggio compassionevole in cui questo personaggio che incontriamo nella nostra immaginazione, può essere di supporto e incoraggiamento nelle situazioni che ci spaventano, come se non fossimo mai soli di fronte alle nostre paure. In realtà arriviamo a sentirci più forti perchè siamo in contatto con la parte più saggia di noi, che può fungere da sotegno e da guida. La CFT ci da la possibilità di prenderci sempre più cura di noi stessi, invece di dipendere da aiuti esterni, ci insegna a stare sulle nostre gambe. In questo senso è consigliabile a chiunque desideri migliorare la qualità della propria vita, anche se non soffre di disturbi particolari.
In che modo può risultare utile agire sui sistemi emotivi e motivazionali di una persona?
In CFT si usa il potere strutturante delle motivazioni. Quando siamo in un particolare stato motivazionale, la nostra mente cambia e anche il nostro corpo cambia proprio a livello fisiologico, nel senso che cambia la concentrazione dei neurotrasmettitori, cambia il tono muscolare, cambiano il ritmo cardiaco e respiratorio. Per spiegare come agire sulla motivazione può portare a dei benefici, posso utilizzare un esempio che ho sentito da Nicola Petrocchi, presidente dell’associazione italiana Compassionate Mind Italia, che dice che se inizio la giornata con la motivazione di prevaricare gli altri o essere il migliore di tutti, sarò molto sensibile agli sguardi di critica degli altri e sarò attento a tutti quei segnali che indicano che lo scopo è minacciato, se invece inizio la giornata con la motivazione di poter cogliere i segnali di difficoltà in me stesso e negli altri e di poter essere di aiuto, la mia mente cambia e si orienta al fine di perseguire questo scopo e questo produce dei cambiamenti in me anche a livello fisiologico, cambiamenti nella direzione di una maggiore regolazione emotiva e di un maggior senso di benessere. La motivazione compassionevole può seguire tre flussi: la compassione che va da noi agli altri, la compassione che ci arriva dagli altri e la compassione che diamo a noi stessi (self compassion). Attraverso le pratiche di CFT facciamo esperienza di tutti e tre questi flussi.
Esiste qualche semplice esercizio che possiamo fare anche a casa per iniziare a beneficiare dei principi della CFT?
Come accennavo prima, per beneficiare della CFT non c’è bisogno di soffrire di qualche disturbo in particolare, ognuno di noi può beneficiare dei principi della CFT e un buon inizio può essere quello di cominciare la giornata sorridendo a noi stessi e salutandoci in modo gentile. Potremmo poi iniziare a fare attenzione al modo in cui parliamo a noi stessi nella nostra mente durante la giornata e addolcire il tono rendendolo più accogliente e meno giudicante. L’esercizio del sorriso ha anche le basi fisiologiche, in quanto è in grado di attivare il nervo vago che ha una funzione calmante sulla maggior parte degli organi del nostro corpo.
Percorso esperienziale on-line di Compassion Focused Therapy
Nuova edizione in partenza sabato 5 febbraio 2022
“Possiamo non avere la colpa per come è la nostra mente, per ciò che si agita in essa, ma solo noi possiamo assumerci la responsabilità di addestrarla nella direzione della nostra felicità e quella degli altri”
Paul Gilbert

In linea con i più recenti studi sull’efficacia di psicoterapie che coinvolgano anche il corpo, la CFT (terapia focalizzata sulla compassione; Gilbert 2007a, 2010) propone un insieme di pratiche cognitive, meditative e corporee. Tali pratiche facilitano il miglioramento di indici fisiologici connessi alla capacità di regolare efficacemente le emozioni. Gli effetti sono maggiore gentilezza, empatia e compassione verso sé stessi e verso gli altri, modulazione di autocritica e vergogna, aumento dell’autostima, senso di maggiore sicurezza e appagamento. E’ un nuovo approccio nato dall’incontro fra le tecniche della terapia cognitivo-comportamentale, la mindfulness, la teoria dell’attaccamento, la psicologia sociale e i dati delle neuroscienze sul funzionamento dei network cerebrali implicati nella regolazione emotiva.
Percorso Esperienziale
Partenza sabato 5 febbraio ore 10,00 – 12,30
Il percorso si svolgerà in modalità on-line sulla piattaforma Zoom e si articolerà in 8 incontri settimanali della durata di 2,5 ore ciascuno il sabato mattina.
Gli incontri avranno carattere esperienziale: verrà proposta una progressione di pratiche guidate con le quali andremo ad allenare il nostro sistema calmante e la parte più saggia di noi che “metteremo a lavoro” per imparare a rivolgere uno sguardo gentile e non giudicante verso noi stessi e a prenderci cura delle nostre emozioni spiacevoli e della nostra parte autocritica.
Strumenti utilizzati: meditazioni guidate, disegni, confronti di gruppo e in coppia, mindful yoga compassionevole.
Durante ogni incontro sarà dato largo spazio a risonanze e condivisioni dopo ogni pratica e al termine di ogni incontro sarà inviato ai partecipanti l’audio delle meditazioni fatte insieme. Tra un incontro e l’altro ci saranno indicazioni sull’allenamento del sistema calmante nella quotidianità.
Programma degli incontri:
Primo incontro: esercizio dei 3 cerchi, pratica del respiro calmante, luogo sicuro compassionevole.
Secondo incontro: pratica del flusso della vita, incontro con il personaggio compassionevole.
Terzo incontro: il personaggio compassionevole a lavoro con le nostre emozioni spiacevoli.
Quarto incontro: impersonificazione del personaggio compassionevole, lettera compassionevole, pratica della postura compassionevole.
Quinto incontro: differenza tra autocorrezione compassionevole ed autocritica, incontro con l’autocritica.
Sesto incontro: il personaggio compassionevole a lavoro con l’autocritica.
Settimo incontro: il personaggio compassionevole a lavoro con la vergogna.
Ottavo incontro: i quattro portali della Self Compassion, la compassione allo specchio, pratica del respirare compassione.
Destinatari: il percorso si rivolge a chi desideri migliorare la qualità della propria vita, anche senza precedenti esperienze di meditazione.
Costi: il webinar è gratuito, il costo dell’intero percorso è di €200,00 comprensivi di oneri previdenziali (ricevuta scaricabile come spesa sanitaria).
Conduzione: Dott.ssa Emanuela Puzio, psicologa psicoterapeuta, terapeuta CFT, istruttrice senior di Mindfulness Protocollo MBSR
Iscrizioni: info@cesvipe.it (per garantire il carattere interattivo ed esperienziale degli incontri, la partecipazione al percorso sarà a numero chiuso)
Compassion Focused Therapy: Incontri Intensivi di I° Livello
“La CFT si propone di allenare il nostro sistema calmante generando in noi uno stato di sollievo, donandoci una sensazione di quiete e di serenità che ci aiuta a recuperare il nostro equilibrio” Paul Gilbert
Una giornata insieme in cui addentrarci alla gentilezza, all’empatia e alla compassione verso noi stessi e verso gli altri andando ad allenare il nostro sistema calmante.

Durante la giornata partiremo dalla riflessione rispetto allo spazio che hanno i tre cerchi colorati nella nostra vita in questo momento, tra le pratiche che sperimenteremo ci sarà:
–Il respiro calmante e nutriente,
–Il luogo sicuro compassionevole,
-L’incontro con il personaggio compassionevole,
-L’impersonificazione del personaggio compassionevole,
-La lettera compassionevole.
Il tutto intervallato da pratiche di Mindful Yoga e Yoga Compassionevole.
Ampio spazio sarà dato alla condivisione e al confronto in gruppo.
Durante la giornata saranno offerti 2 coffee break, mentre il pranzo sarà al sacco da portare da casa.
Alla fine della giornata ogni partecipante riceverà i file audio delle pratiche per continuare a sperimentare a casa i benefici.
Compassion Focused Therapy: Incontri On-Line
“Possiamo non avere la colpa per come è la nostra mente, per ciò che si agita in essa, ma solo noi possiamo assumerci la responsabilità di addestrarla nella direzione della nostra felicità e quella degli altri”
Paul Gilbert

In linea con i più recenti studi sull’efficacia di psicoterapie che coinvolgano anche il “corpo”, la CFT (Terapia Focalizzata sulla Compassione o Compassion Focused Therapy) propone un insieme di pratiche cognitive, meditative e corporee. Tali pratiche facilitano il miglioramento di indici fisiologici connessi alla capacità di regolare efficacemente le emozioni. Gli effetti sono maggiore gentilezza, empatia e compassione verso sè stessi e verso gli altri, modulazione di autocritica e vergogna, aumento dell’autostima, senso di maggiore sicurezza e appagamento. E’ un nuovo approccio nato dall’incontro fra le tecniche della terapia cognitivo-comportamentale, la mindfulness, la teoria dell’attaccamento, la psicologia sociale e i dati delle neuroscienze sul funzionamento dei network cerebrali implicati nella regolazione emotiva.
Webinar:
Durante il webinar (su piattaforma on-line Zoom) capiremo come funzioniamo attraverso l’esplorazione dei 3 sistemi emotivi presenti in ognuno di noi e scopriremo come allenare il nostro sistema calmante per una migliore qualità di vita.
Corso: Il corso si svolgerà sulla piattaforma on-line Zoom e si articolerà in due livelli:
Primo livello: 3 incontri di 2 ore (pratiche di base)
-Pratica calmante
-Luogo sicuro
-Il flusso della vita
-Incontro Personaggio Compassionevole
-Impersonificazione Personaggio Compassionevole
-Lettera Compassionevole
Secondo Livello: 2 incontri di 2 ore (pratiche avanzate)
-Lavoro con l’autocritica
-Teatro delle emozioni
-Pratica dello specchio

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Ciò che Resta è Amore – Gruppo Online per l’Elaborazione del Lutto

Webinar Gratuito
18 Febbraio ore 18,30 – 20,00
Tramite piattaforma Zoom
Per iscriverti al webinar gratuito clicca qui
Quando ci colpisce un lutto, ciascuno di noi reagisce in modi e tempi diversi. Ci sono persone che inizialmente, anche se sopraffatte dal dolore non riescono piangere, altre che al contrario non riescono a smettere di farlo.
C’è chi riesce a non perdere la concentrazione sul lavoro e anzi trova in quell’impegno la forza di andare avanti e chi non può proprio affrontare le normali giornate in ufficio. Alcuni trovano sollievo nel riguardare le foto o i video della persona che non c’è più, per altri invece quelle immagini acuiscono il dolore. Anche se biologicamente la condizione del lutto viene considerata un processo fisiologico, non tutti possiedono per ragioni individuali, culturali e ambientali, gli stessi strumenti per superarla.
Nella maggior parte dei casi il nostro organismo è in grado di affrontare questo processo che si risolve in modo naturale; in altri casi, invece, il dolore può persistere e andare verso direzioni più complicate, aumentando la possibilità di sviluppare patologie o disturbi.
Ma per quanto i tempi e le modalità con cui ciascuno di noi affronti il lutto possano essere diversi, c’è un aspetto che accomuna tutti e favorisce il processo di elaborazione: la condivisione. Potersi confrontare con altre persone che stanno vivendo la stessa esperienza, con la guida di un professionista esperto, rappresenta uno strumento valido per facilitare il percorso che porta al superamento del dolore.
È dimostrato che il gruppo pare essere il contesto più efficace per attraversare il periodo della sofferenza perché consente di condividere, ascoltare e sostenersi reciprocamente, in un ambiente accogliente e protetto, in cui non ci si sente compresi e non compatiti.
Per questo abbiamo chiamato “Ciò che resta è amore – Gruppo online per l‘elaborazione del lutto” un percorso di gruppo che renderà meno difficile e più breve il cammino verso il superamento del dolore per la perdita di una persona cara.
Obiettivi:
– Offrire accoglienza e ascolto;
– Conoscenza specifica rispetto ai processi del lutto;
– Potenziamento delle risorse individuali;
– Rispondere a bisogni di senso degli eventi;
– Ricostruire il legame con la persona scomparsa “Ciò che resta è Amore”
Il percorso prevede 10 incontri di gruppo a cadenza settimanale + 1 individuale in modalità online, tramite piattaforma Zoom: il mercoledì dalle ore 10,30 alle ore 12,00 o il martedì dalle ore 20,30 alle 22,00 (i gruppi saranno attivati con un minimo di 5 partecipanti).
Inizio Percorso
Martedì 1 Marzo ore 20,30 – 22,00
Mercoledì 2 Marzo ore 10,30 – 12,00
Costo: 150,00 per l’intero percorso.
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