In linea con i più recenti studi sull’efficacia di psicoterapie che coinvolgano anche “il corpo”, la CFT (terapia focalizzata sulla compassione; Gilbert 2007a, 2010) propone un insieme di pratiche cognitive, meditative e corporee. Tali pratiche facilitano il miglioramento di indici fisiologici connessi alla capacità di regolare efficacemente le emozioni. Gli effetti sono maggiore gentilezza, empatia e compassione verso sé stessi e verso gli altri, modulazione di autocritica e vergogna, aumento dell’autostima, senso di maggiore sicurezza e appagamento. E’ un nuovo approccio nato dall’incontro fra le tecniche della terapia cognitivo- comportamentale, la Mindfulness, la teoria dell’attaccamento, la psicologia sociale e i dati delle neuroscienze sul funzionamento dei network cerebrali implicati nella regolazione emotiva.
La CFT, Compassion Focused Therapy, è una terapia focalizzata sulla compassione, in cui si unisce la terapia cognitivo comportamentale con la psicofisiologia e le pratiche di consapevolezza. Fu ideata da Paul Gilbert, terapeuta cognitivo comportamentale, per affrontare la difficoltà di ridurre l’autocritica nei pazienti. La CFT mira a sviluppare la consapevolezza della sofferenza,
una maggiore comprensione e compassione verso se stessi e gli altri, con l’obiettivo di migliorare il benessere e aiutare le persone ad assumere un atteggiamento più gentile e accogliente nei confronti di se stesse.
Nella CFT il benessere si raggiunge attraverso la regolazione dei tre sistemi emotivi. Dagli studi è emerso che nel nostro cervello ci sono almeno tre sistemi di regolazione emotiva, che per semplificare vengono rappresentati come 3 cerchi colorati.
La CFT, quindi, è una forma di terapia che più che lavorare direttamente sui sintomi del sistema di protezione dalla minaccia, mira ad allenare il sistema calmante, associato alla capacità di essere consapevoli, presenti e compassionevoli. Utilizza il potere dell’immaginazione, richiamando alla mente immagini compassionevoli (tra cui luoghi e personaggi) con effetti benefici nel corpo e nella mente.
In quali casi può essere utile la CFT?
In sintesi, la CFT può essere utile in presenza di autocritica severa, bassa autostima ed insicurezza. Inoltre, può aiutare a prendersi cura delle proprie emozioni sgradevoli e a sviluppare risorse interne al servizio di una maggiore autonomia e padronanza di sé. Infine, è indicata per chiunque desideri migliorare la qualità della propria vita anche se non soffre di disturbi particolari.
Il percorso si svolgerà̀ in modalità̀ on-line sulla piattaforma Zoom e si articolerà̀ in 8 incontri settimanali della durata di 2,5 ore ciascuno il sabato mattina.
Gli incontri avranno carattere esperienziale: verrà̀ proposta una progressione di pratiche guidate con le quali andremo ad allenare il nostro sistema calmante.
Cosa prevede il nostro percorso insieme: meditazioni guidate, disegni, confronti di gruppo e in coppia, mindful yoga compassionevole.
Conduttore: Dott.ssa Emanuela Puzio (LINK), psicologa psicoterapeuta, istruttrice senior Mindfulness Protocollo MBSR, terapeuta CFT
Attività gratuite di presentazione previste:
1 webinar gratuito
1 video (psicopillola)
Due giornate insieme in cui addestrarci alla gentilezza, all’empatia e alla compassione verso noi stessi e verso gli altri andando ad allenare il nostro sistema calmante. Durante la prima giornata partiremo dalla riflessione rispetto allo spazio che hanno i tre sistemi di regolazione emotiva nella nostra vita in questo momento, tra le pratiche che sperimenteremo ci saranno
I° LIVELLO:
Il respiro calmante e nutriente
Il luogo sicuro compassionevole
Il flusso della vita
Il cerchio della Compassione
L’incontro con il personaggio compassionevole
L’impersonificazione del personaggio compassionevole
La lettera compassionevole
II° LIVELLO:
Lavoro con l’autocritica
Lavoro con la vergogna
Teatro delle emozioni
Pratica del dare e ricevere compassione sui dati di realtà
Pratica allo specchio
Pratica con il Sé futuro
Corso Vittoria Colonna, 68 - Marino (RM)
Ma che c'entrano i Tarocchi con la cucina?
Abbiamo pensato di giocare con questi strani esseri che sono gli Arcani Maggiori: nulla di esoterico, ma piuttosto un gioco e una sfida goliardica abbinando queste "strane" figure a delle ricette e dei vini che gusteremo insieme.
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