Non per un domani migliore, per un oggi diverso
Vite di scarto, Z.Bauman
La complessità che la scuola è chiamata a gestire impone all’istituzione scolastica una preparazione sul piano culturale, tecnico-scientifico, organizzativo e operativo. In una società “liquida” caratterizzata da una costellazione di bisogni emotivi, educativi, formativi e di apprendimento, occorre un metamodello organizzativo che abbia chiare linee di sviluppo e di sostenibilità.

La scuola ha una destinazione di scopo: il successo scolastico e formativo di ogni alunno in un’ottica territoriale, nazionale, europea e mondiale. A questo concorrono tutti i comparti dell’istituzione scolastica, che essendo un sistema aperto va organizzato sia in modo lineare che circolare. I cambiamenti degli ultimi anni: ad esempio, nella scuola primaria: il ritorno al modello dell’insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, la normativa sui DSA e sui BES costituiscono una sfida che la scuola deve affrontare a partire da se stessa: mobilitando le competenze presenti al suo interno e ricercando integrazione e collaborazione sul territorio.La didattica è la mediazione per conseguire la destinazione di scopo. Non ci può essere sviluppo senza innovazione didattica, metodologica, strategica, organizzativa. Proprio su questi aspetti la psicoterapia gestaltica esperienziale ed integrata può dare un contributo. Offre la possibilità di implementare l’intervento didattico utilizzando le varie “formae mentis”, può contribuire a costruire percorsi sui nuclei fondanti del curricolo in contesto di apprendimento significativo implementando la progettazione, la programmazione educativa – didattica. Dal punto di vista metodologico può contribuire con tutte le tecniche e le strategie riconducibili ai modelli teorici centrati sulla persona, esistenziali, gestaltici, esperienziali, interpersonale.La scuola essendo l’istituzione che opera in sinergia con la famiglia ed essendo una organizzazione empowering ed empowered, è di fondamentale importanza l’autoanalisi d’istituto. Strumento importante è l’analisi organizzativa multidimensionale condotta attraverso focus group di docenti, genitori e alunni.
A cura della Dott.ssa Anna Maria Cianfriglia
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